DVR e DUVRI: La Corte di Cassazione cerca di fare chiarezza su contenuti e titolarità di obblighi.

DVR e DUVRI: La Corte di Cassazione cerca di fare chiarezza su contenuti e titolarità di obblighi.

di: Avvocato Daniele Zaniolo

La terza sezione della corte di Cassazione, con la sentenza del 13 febbraio 2023 n. 5907 , ha chiarito quali siano le differenze tra DVR e DUVRI e le responsabilità correlate alla redazione di questi documenti.

Al titolare di una impresa sono state contestate le contravvenzioni antinfortunistiche per aver omesso di proteggere le aree di lavoro e di passaggio dal rischio di caduta di materiali dall'alto e, inoltre, per aver omesso di prendere in considerazione nel D.V.R. (Documento Valutazione Rischi) il rischio di caduta di materiali dall'alto.

Condannato dal tribunale, l’imputato si è lamentato avanti alla Corte Suprema osservando che il giudice di primo grado aveva confuso DVR e DUVRI, attribuendogli la responsabilità per l’inadempimento di obblighi che non sono suoi ma che sarebbero riferibili ad altri.

Nel caso in esame la Corte di cassazione ha preso atto che l’imputato, accusato di aver omesso di valutare correttamente i rischi nel DVR era stato condannato per le carenze del DUVRI che, però, non spettava a lui redigere, essendo egli il titolare della ditta subappaltatrice. Tale obbligo gravava sul committente, perciò nessun rimprovero poteva essere mosso all’imputato.

Giova, a questo punto, ricordare che le contravvenzioni antinfortunistiche sono dei veri e propri reati, il cui accertamento è rimesso all’autorità giudiziaria secondo le regole della procedura penale. Sovente ci si dimentica di tale aspetto anche perché, come noto, esiste una speciale procedura di estinzione anticipata di questi reati che, previa regolarizzazione della situazione di rischio, comporta il pagamento di una somma di denaro.