Alluvione in Toscana, istruzioni per lo smaltimento speciale dei rifiuti

Alluvione in Toscana, istruzioni per lo smaltimento speciale dei rifiuti

di: Vincenzo Morena
Tra i maggiori problemi che si trova a dover affrontare la Regione Toscana, colpita nei giorni scorsi da una violenta ondata di maltempo, c'è quello dell'emergenza rifiuti da smaltire. Arrivano così, le regole per la gestione dei rifiuti urbani raccolti nei territori danneggiati con l'ordinanza 3 novembre 2023, n. 4 e con l'ordinanza 6 novembre 2023, n. 87, pubblicate sui bollettini ufficiali n. 57 e 58, rispettivamente del 6 e dell'8 novembre.

Come disposto dal primo documento (composto da 26 punti ed efficace per 3 mesi): «i rifiuti [...] provenienti da infrastrutture ed edifici, compresi anche i fanghi, i rifiuti liquidi di cui all'art. 110, comma 3, lettere a), b) e c) del D.Lgs. n. 152/2006, nonché dallo spazzamento delle strade, dalla pulizia degli argini, delle griglie, delle fosse settiche, ovvero portati dai corsi d'acqua in piena ovvero giacenti sulle spiagge, sono classificati come rifiuti urbani».
«Ai rifiuti solidi urbani indifferenziati è attribuito prevalentemente il codice EER 20.03.01, ovvero 20.03.07 per i rifiuti ingombranti, ferma restando la possibilità di attribuire il codice EER 20.03.99 ove ne ricorrano le condizioni. Ai rifiuti liquidi sopra richiamati sono attribuiti i codici EER 20.03.04 e 20.03.06».
«Il Comune», - si legge poi nel provvedimento - «individua i punti di primo raggruppamento di cui all'art. 183, comma 1, lettera n) del Codice ambientale, in collaborazione con il gestore del servizio, prevedendo, ove tecnicamente possibile, la raccolta in maniera differenziata dei Raee (rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), dei rifiuti liquidi e/o fangosi, nonché degli altri rifiuti che potranno essere ulteriormente differenziati, considerandone la natura e il carattere di pericolosità, ai fini del loro prioritario avvio a recupero».

Nella seconda ordinanza, di integrazione della prima, è previsto, tra le altre, che «il rifiuto speciale alluvionato deve essere gestito separatamente dal rifiuto urbano alluvionato», e che «gli impianti di termovalorizzazione e discarica presenti sul territorio regionale concorrono tutti a dare prioritariamente risposta alle esigenze di trattamento finale dei rifiuti generati dagli interventi dei territori alluvionati».